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30 Aprile 2022SOLE E PELLE: COME EVITARE DANNI
20 Luglio 2022Condividiamo con voi un articolo molto interessante in merito alla questione “creme idratanti”
Nonostante alcuni sostengano che le creme idratanti non servano a nulla e per idratare la pelle basti mangiare anguria e bere acqua rocchetta , è importante sapere che:
“La disidratazione cutanea interessa principalmente lo strato più esterno della pelle (corneo) che puo’ contenere una percentuale d’acqua che può arrivare al 30%.
Questo patrimonio d’acqua è dovuto a 2 fattori:
1) la Water Holding Capacity (W.H.C.) che corrisponde alla capacità della pelle di trattenere l’acqua per affinità chimica (e qui servono gli idratanti classici: acido ialuronico, mucillagini, zuccheri ,proteine, ecc)
2) La funzione barriera che blocca la fuoriuscita di liquidi con meccanismo fisico.
In questo caso sono utili le texture ricche e corpose che, creando un film sullo strato corneo ne rallentano l’ evaporazione.
Importante è rallentare, NON BLOCCARE come fanno i petrolati e gli oli minerali occlusivi! Via libera dunque a jojoba, olio di argan ,mandorle dolci, girasole, oppure ingredienti più corposi come il burro di karite’ e ceramidi .
Quindi una pelle ben idratata è dotata di uno strato corneo ricco di molecole che trattengono acqua e pure di un’efficace interdizione contro l’evaporazione dei fluidi (funzione barriera) dovuta alla sua struttura a “muro cementato”. Ovvero il cemento lipidico intercorneocitario, che è formato da ceramidi, colesterolo, trigliceridi e acidi grassi; quando la funzione barriera di questi collanti è deficitaria può aumentare la T.E.W.L. (Trans Epidermal Water Loss) e quindi puo’ aumentare la dispersione di liquidi.
È importante restituire le sostanze funzionali lipofile alla cute secca e apportare sostanze idrofile e antievaporanti alla pelle disidratata.
Conseguentemente migliorerà anche l’idratazione cutanea.”
Da ”Manuale di Cosmetologia” ed. EDRA Milano.